Sono un paesaggista e come tale cerco di trasferire sulla tela le impressioni che ricevo osservando ciò che mi circonda, senza alterare molto, ma rappresentando la realtà nella sua normalità, ambienti di comune frequentazione in una ricerca di serenità e di tranquillità che raramente si trovano. Credo che l’arte dovrebbe essere rivolta a questa rappresentazione. Probabilmente le mie idee risentono dei miei studi della pittura dell’Ottocento in cui le cose reali erano i principali soggetti di ispirazione.

Vedo un po' diverso l’acquerello che con le sue particolarità e difficoltà tecniche consente maggiore sperimentazione e libertà; nell' acquerello penso che l’artista debba si cercare il suo modo espressivo per trasferire i suoi stati d' animo, ma anche e soprattutto impegnarsi per raggiungere la perfezione tecnica.

Credo infine che l’attività artistica non possa prescindere, nella realizzazione dell'opera, da una buona componente di artigianalità.